La televisione è in crisi: il mito della voce dei promo è ancora vivo?
Abbiamo ormai assimilato la realtà che vuole la televisione in costante crisi di ascolti. Negli anni novanta, quindi ormai quasi trent’anni fa, la voce televisiva era considerata un mito, perché La voce dei promo tv dà emozione e identità, indispensabile a definire e distinguere un canale generalista dall’altro. M’inchino al grande e compianto speaker Fabrizio Casadio che è stato un pilastro dell’identità di Italia 1, prima che venisse raccolta da Raffaele Farina. Ancora oggi le voci delle reti Mediaset sono caratterizzate da voci inconfondibili, come quella di Enrico Maggi per Canale 5. Il pubblico di queste reti – possiamo ammetterlo – è invecchiato con loro, e l’abitudinarietà offre la tentazione che nulla cambi con il passare del tempo.
Nel caso delle televisioni che fanno del flusso il loro punto di forza, la voce dei promo è ancora oggi fondamentale. Si è trasformata un po’ nel surrogato della signorina buonasera degli anni sessanta – ottanta. Vi faccio un esempio di utente tipo: la mia cara mamma è una divoratrice di televisioni, nel senso che ne distrugge una ogni tre anni, dal momento che la tiene accesa dalla mattina alle nove sino alla sera alle ventidue. Per lei la voce dei promo è l’informatore quotidiano delle novità che vale la pena vedere, quelle davanti alle quali farsi un bel sonnellino, quelle che “ah ma ancora? L’ho già visto tre volte!” E allora vuoi vedere che la voce dei promo televisivi ha esaurito il suo scopo? Non ancora, e scopriamo perché.
Ma se i contenuti televisivi sono on demand, ha ancora senso parlare di promozione?
Il presente della televisione digitale sono i canali on demand. Piattaforme di contenuti che è possibile scegliere secondo le proprie preferenze, e che memorizzano i nostri gusti offrendoci ogni volta contenuti simili a quelli che abbiamo mostrato di apprezzare.
Tuttavia anche le piattaforme come Netflix e Amazon Prime Video hanno nei loro ranghi voci di promo. Si tratta degli annunciatori che nei pre-roll prima dell’inizio di un film, raccontano di altre produzioni in programmazione che vale la pena vedere. Anche in questo caso la voce dei promo tv dà emozione e identità
Analogamente al modello on demand televisivo, la voce dei promo assume una rilevanza anche alla radio, dal momento che quest’ultima rappresenta l’ultimo baluardo della programmazione di flusso. In fondo a chi non piace zappare di qua e di là in auto tra i canali radiofonici? La voce di canale gioca un ruolo importantissimo a collocare l’identità del canale in un preciso settore. Giovanile, contemporary, fresco, istituzionale.
Ritorno brevemente anche a rimarcare l’importanza della voce dei promo tv che offre il proprio contributo di identità ai canali digitali.
Come molti di voi sanno sono la voce dei promo di Discovery Channel da molti anni e, nonostante il panorama della tv satellitare a pagamento sia in evoluzione costante, il carattere della voce rimane sempre lo stesso. Diciamo che la rete ammiraglia della piattaforma discovery offre contenuti principalmente di intrattenimento, nei quali l’elemento della scoperta e della conoscenza gioca un ruolo primario. Per questo occorre una voce ingaggiante e capace di definire il mistero della scoperta e allo stesso tempo pronta a dare rilevanza a contenuti di profondità e rilevanti.
Beh, quando passerete per i canali 400 della piattaforma sky, scambiamoci un salutino!
Breve guida per aspiranti voci dei promo: dare emozione e identità al canale.
Ci sono delle particolari competenze che occorre acquisire per diventare una efficace voce dei promo televisivi? Una domanda importante per la quale occorre fare una riflessione. I contenuti televisivi sono sempre molto vari all’interno di un canale seppure tematico come Discovery Channel. La versatilità quindi rappresenta un carattere fondamentale per poter interpretare appropriatamente ogni lancio di programma, sia esso un reality, uno speciale sugli squali assassini, o un programma divulgativo che mostra come vengono prodotti oggetti di uso comune. La versatilità di una voce televisiva non è tuttavia l’unica qualità di cui occorre essere dotati. Essa va affiancata a una profonda conoscenza delle dinamiche dell’utilizzo del microfono.
Un po’ di sana tecnica nell’interpretazione davanti al microfono è assolutamente necessaria e permette, giocando con la prossimità, di essere caldi, intimi, istituzionali, gravi, aggressivi, epici e chi più ne ha più ne metta!
Allenarsi davanti al microfono è quindi un consiglio che do a tutti gli speaker che vogliono migliorare le proprie qualità vocali per diventare un vero professionista della voce. Intanto ascoltatevi qualche mio promo scaricando la demo!
In terzo luogo aggiungerei un elemento soggettivo. La curiosità. Non è possibile infatti restituire colori come voce della televisione, se non ci si immerge costantemente nella realtà, se non si vedono tanti film, se non si rimane connessi con l’attualità. Ricordiamoci che la voce dei promo tv dà emozione e identità al canale.
Restituire la propria esperienza autobiografica è essenziale: in sala di registrazione non c’è mai abbastanza tempo per costruire le emozioni che sono necessarie e sono state immaginate dal promo producer, un vero e proprio specialista del genere!
Un lavoro superspecialistico che genera mostri di creatività
Abbiamo accennato al promo producer, una figura fondamentale quando si parla di promo per noi voci della pubblicità. Il promo producer è una professionalità particolare, a metà strada tra un copywriter, un art director, un creativo, uno strategist, un montatore e un esperto di linguaggi. Insomma, si tratta di un vero animale della comunicazione, disposto a trascorrere notti intere alla ricerca dell’idea creativa per valorizzare al massimo un programma televisivo in tempo per la premiere.
Il turnaround time del promoter televisivo infatti è veramente molto stretto. Spesso la produzione rilascia i materiali del programma o della serie solo pochi giorni prima la sua messa in onda e il creativo dei promo deve nel poco tempo a disposizione immergersi nei contenuti, comprendere gli obiettivi della rete, tradurli in un’idea creativa e metterla in pratica. Per questo i promoter si svegliano tardi, hanno sempre la faccia stanca e vestono come dei nerd con magliette da surfisti e sneaker da skateborder.
Un lavoro che dura qualche stagione, perché consuma. Ma promette tanta di quella esperienza da farti diventare chiunque tu voglia essere nel mondo dorato della televisione sia essa live oppure on demand.
Alcuni di loro infatti diventano registi, altri dirigenti, direttori creativi in agenzie di pubblicità, altri ancora decidono che è meglio trasferirsi in un rifugio di alta montagna lontano dallo stress della città!
Uno di loro del quale sono amico è fortemente determinato a diventare un attore doppiatore pubblicitario. Per questo si esercita la notte con il proprio microfono all’interno del suo home studio!
Non vedo l’ora di potervi incontrare di nuovo, cari colleghi. In questi mesi di distanziamento la nostra interazione con i promoter creativi è stata veramente sacrificata, vedendoci a distanza, interagendo come possiamo. Perché l’interazione tra la voce televisiva dei promo e il creativo è un momento essenziale per poter ricreare una magia on air capace di attirare grandi pubblici attorno a un programma televisivo.
Ci risentiremo presto su Discovery. Promesso.